Non
è un segreto che molte scoperte e le innovazioni tecnologiche sono entrate nella nostra vita
dopo essere state testate e approvate nelle forze armate (prendiamo la storia
della creazione di internet). Ed è molto probabile che un futuro altrettanto luminoso aspetta la neuroacustica
che è già entrata nell’arsenale delle medicina militare.
All’Istituto
di Sviluppo della Coscienza (http://it.advanced-mind-institute.org)
non si usa più la tecnologia dei ritmi binaurali; essendo ormai vetusta, è
sostituita da quelle più moderne, come la modulazione d’ampiezza, i ritmi
isocronici, lo spostamento spazio-acustico ed altre tecnologie del suono. Nei
programmi sviluppati all’Istituto si adoperano delle frequenze di risonanza
capaci di influenzare ancor più efficacemente la coscienza, e, insieme, anche
il corpo dell’ascoltatore.
Nell’Accademia
della medicina militare Kirov (Russia) la tecnologia dei ritmi binaurali si studia e si adopera per la correzione dello
stato di salute dei militari e per il miglioramento delle loro capacità di
adattamento.
Ma
andiamo in ordine.
Sapete
cosa vuol dire “L’effetto binaurale”? L’effetto binaurale (dal latino “bini”,
un paio, e “auris”, l’orecchio) sorge quando noi percepiamo un suono con due
orecchi. Quando una persona è rivolta verso la sorgente del suono con entrambi
gli orecchi, l’onda sonora le arriva contemporaneamente e nella stesa fase. Se
la testa è girata nella direzione opposta, l’orecchio rivolto alla sorgente
percepisce il suono per primo, e le fasi delle oscillazioni sonore non saranno identiche. Percependo
questo spostamento di fase, il nostro cervello può localizzare una fonte sonora.
Che
cosa vuol dire il ritmo binaurale?
E’
un artefatto prodotto dal cervello, i suoni immaginari, mentre in realtà il
suono con questa frequenza non esiste. Il ritmo binaurale si crea tramite le
cuffie stereo; ad un orecchio si applica, per esempio, un tono puro di 150 Hz, e all’altro orecchio si
applica un tono puro di 157 Hz. I
ritmi binaurali “puri” derivano dai suoni ad una sola frequenza ascoltati
tramite le cuffie stereo.
Entrami gli emisferi del cervello iniziano a lavorare insieme, e, di conseguenza,
una persona sente i battiti con la frequenza 157-150 = 7 Hz. Ma non è un suono esterno e reale, è un
suono «fantasma» prodotto dallo stesso cervello. Nasce nel cervello
quando due onde elettromagnetiche provenienti dai due emisferi cerebrali
sincronizzati, si sommano.
L'effetto dei ritmi binaurali si usa da secoli nei canti religiosi.
Sia un coro dove i coristi cantano
più o meno con la stessa tonalità,
sia alcuni strumenti musicali, sono capaci di generare l'effetto binaurale.
Quando le voci o gli strumenti suonano
all'unisono, questi meravigliosi battiti (ritmi) rallentano, e accelerano,
quando i suoni divergono.
Il ricercatore americano Robert A. Monro per
primo, all'inizio degli anni 50 del XX secolo, iniziò a studiare scientificamente
il meccanismo d'azione dei ritmi binaurali sull'uomo. Monro provò che una persona che ascolta la musica
stereofonica tramite le cuffie, inconsciamente sente la differenza delle
frequenze nei due canali acustici, e il suo cervello calcola una frequenza di differenza tra due segnali, percepita come un
ritmo binaurale.
Quando la differenza delle frequenze di due toni
supera 25 Hz, l'effetto binaurale
non si osserva più. Le ricerche
dimostrarono che i
battimenti binaurali sono risposte uditive del tronco cerebrale che originano
nel nucleo superiore ad oliva di ciascun emisfero cerebrale. In seguito questa
attività si trasmette nella corteccia cerebrale, dove può essere registrata tramite un EEG.
Le
sensazioni soggettive durante
l’ascolto dei fonogrammi con i ritmi binaurali possono essere stimolanti come
calmanti, dipende dalla frequenza del ritmo.
I
neurofisiologi hanno scoperto che
sommando alcuni “strati” dei
“puri” battiti binaurali, è indirizzando l’attività ritmica del cervello nella
direzione voluta, nel cervello può essere creato un quadro delle oscillazioni elettromagnetiche voluto,
e anche uno stato della coscienza al quale questo quadro corrisponde.
I battiti
binaurali delta (1-4 Hz) e theta (4-8 Hz) creano uno stato di rilassamento,
contribuiscono alla meditazione e alla creatività, aiutano a dormire bene. Di
solito il ritmo theta è presente nell’EEG al momento del passaggio dalla veglia
al sonno; è caratterizzato dall’apparizione di alcune immagini simili al sogno,
e queste immagini sono presenti anche nelle persone con basse capacità d
visualizzazione.
In questo momento
una persona è in grado di cambiare il suo stato nel modo voluto; ecco perché
insieme alla stimolazione binaurale si usano spesso anche le parole registrate. Ripetendo i comandi e lavorando con
le immagini che sorgono, una persona può raggiungere diversi stati, può curare
diverse malattie e in seguito, può imparare a entrare in questi stati senza
l’aiuto degli strumenti.
I ritmi
binaurali alfa (8-12 Hz) conducono
allo stato di rilassamento vigile,
mentre i ritmi beta (16-24 Hz)
sono collegati all’attività mentale vigile, concentrazione, cognizione.
Entrambi
gli emisferi cerebrali possono essere visti come due
moduli, o complessi sistemi cognitivi; sono capaci di elaborare
l’informazione sia in parallelo
sia separatamente l’uno dall’altro.
Le ricerche
evidenziarono che l'effetto «fantasma» contribuisce alla
sincronizzazione degli emisferi, osservata negli stati di coscienza ipnotici e
meditativi.
La sincronizzazione degli emisferi è estremamente benefica: il cervello riesce a
controllare meglio il funzionamento dei sistemi fisiologici, migliora la
gestione delle emozioni e la concentrazione.
Il
processo della sincronizzazione binaurale del cervello, essendo una
combinazione delle tecniche
induttive e delle sperimentate tecnologie dei battiti binaurali, apre l'accesso
ai diversi stati di coscienza. Può indurre il rilassamento, migliorare il
sonno, l'intuito, come può rendere più efficare l'apprendimento e contribuire
alla ricerca nel campo degli stati
di coscienza allargati.
E se con i soliti mezzi non è affatto facile
sincronizzare gli emisferi, le tecnologie neuroacustiche offrono la possibilità di ottenerlo in
tempi relativamente rapidi.
Il metodo della sincronizzazione neurocustica
degli emisferi oggi è usato nella medicina militare, navale e spaziale, sia in
Russia che in altri paesi.
Da questo punto di vista, sono significativi gli
studi dello scienziato russo Serghej Astashko (Accademia Militare Kirov) che
applicò il metodo della sincronizzazione
binaurale per migliorare i
processi di addattamento professionale dei giovani marinai di leva.
L'organismo di questi giovani è esposto,
quotidianamente, ad un forte stress dovuto a molti fattori: l'ambiente nuovo,
gli orari rigidi, gli studi
intensi, i turni di guardia, la formazione di un nuovo status sociale, i
fattori naturali ecc. Molti
sistemi dell'organismo, e, in primis, il sistema nervoso e il sistema cardio-respiratorio,
sono sottoposti ad una forte prova. Lo stress e le conseguenti malattie da
stress, mettono alla prova le capacità di adattamento di queste persone.
Queste capacità sono collegate alle risorse che possiede l'organismo.
Il prolungamento degli sforzi che superano i limiti del «budget bio-sociale» dell'organismo, comporta la rottura del
meccanismo di adattamento. Per questo i medici militari cercano delle
tecniche capaci di migliorare lo
stato psicofisico dei giovani marinai.
Negli studi di Astashko presero parte i marinai di
leva che si trovavano all'inizio dell'adattamento alla vita militare e
professionale.
Il ricercatore adoperò le frequenze
destinate al superamento
dell'ansia: i toni
binaurali 7 Hz e 14 Hz (alfa e beta ritmi), più le frequenze portanti 257 o
236 (orecchio sinistro) e 250 e
243 Hz (orecchio detsro), in combinazione
con il rumore «rosa». Le
sedute avevano la durata di 15 minuti.
In due anni lo scienziato fece 4 serie di studi.
Nella prima parte della ricerca, nella quale
presero parte 34 persone di età compresa tra i 19 e i 23 anni, si valutava lo stato fisico dei marinai dopo una singola
seduta. I giovani avevano degli
stati di stanchezza diversi: il
primo gruppo fu sottoposto alla sincronizzazione binaurale alla fine della
solita giornata di lavoro, e il secondo gruppo, dopo un turno di guardia. Risultò che una singola seduta (una
«correzione-espresso», di 15 minuti)
fu in grado di contrastare la stanchezza; in più, contrastò efficacemente proprio lo
stato di stanchezza più forte.
Così fu provata l'efficacia di questo metodo per una correzione dello
stato fiunzionale dell'organismo in caso di stanchezza acuta e cronica.
Nella seconda parte della ricerca presero parte 20
marinai di leva che presentavano delle difficoltà nell'adattamento. Il
ricercatore valutò i dati del
sistema cardio-circolatorio,
respiratorio, il ritmo senso-motorio, la neurodinamica, nonché i processi cognitivi e psichici,
le particolarità psicologiche dei
singoli, l'incidenza delle malattie, ecc. I risultati delle sedute furono valutati anche a distanza di 2 e
di 4 mesi.
Insieme a questo gruppo, un gruppo di controllo fu
sottoposto ad un trattamento placebo.
Lo studio dimostrò che un ciclo della sincronizzazione
binaurale del cervello normalizzava i principali meccanismi della gestione
dell'organismo. Una maggiore
efficacia, dal punto di vista del miglioramento di tre principali fattori (lo stato generale, l'umore, la
stanchezza), fu raggiunta dopo un ciclo di 10 sedute. Finito il trattamento,
nei successivi due mesi, gli
indici della conflittualità, dell'ansia e della
stanchezza continuavano e rimanere
bassi, mentre gli indici dell'attività,
della produttività, della memoria,
continuavano ad essere alti. I risultati più marcati furono raggiunti nell'abbassamento dei livelli del
nervosismo e dell'ansia.
La terza parte, di sette tappe, prevedeva
l'individuazione di un «gruppo di
rischio» (soggetti con bassa soglia dell'attività psichica,
basse risorse dei sistemi
cardio-circolatorio e respiratorio, l'estrema tensione dei meccanismi di adattamento), nonchè una valutazione dell'efficacia del
metodo per il rafforzamento della
resistenza psichica dei giovani marinai.
Serghej Astashko valuto tre gruppi di marinai: i giovani con una stabilità psichica
soddisfacente, quelli con indici
bassi, e i marinai di leva
sottoposti a due cicli di trattamento di 10 sedute ciascuno. Già nel primo mese di servizio di leva,
fu dimostrato che un ciclo di 10 sedute quotidiane, di durata 15 minuti, era capace di compensare dei cambiamenti negativi
verificatisi nei giovani dalla
bassa stabilità psichica. Fu confermata la necessità di
condurre dei cicli di dieci sedute, con una ripetizione a distanza di
due mesi.
Malgrado
l’esistenza delle nuove tecnologie del suono, anche la tecnologia dei toni
binaurali si riferisce alla
terapia di biorisonanza che agisce sul cervello per guarire o rafforzare il
corpo.
La
cura del suono è reale, il futuro è qui.