Un giorno mi fu fatta
questa domanda: “Si parla del Sé Superiore, ma quali strumenti abbiamo per
lavorare con lui?”
La domanda fece centro, perché è
uno dei miei argomenti preferiti, non semplice, e… poco chiaro per molti operatori del settore.
Io avevo incontrato ai seminari diverse
persone che dicevano di essere in continuo contatto con il proprio Sé Superiore, ma visti i dettagli e gli avvenimenti di certe vite, malattie gravi
comprese, sinceramente, viene qualche dubbio.
Nella mia comprensione, il contatto con il Sé Superiore significa aver trovato la strada... significa aver dato l’ascolto a questo saggio e unico maestro, che ti suggerisce le tecniche da seguire per guarire, ti mette in guardia contro i falsi maestri, o i venditori di un prodotto fasullo, spacciato per una medicina universale. L’intuito: è anche la voce del Sé Superiore, anche se non sono due cose identiche.
I metodi olistici non se ne occupano e la questione del Sé Superiore resta vaga, tracciata per lo più nelle canalizzazioni o nei libri esoterici.
Leggendo certe descrizioni ò senza nulla togliere al valore di alcune dottrine - capisci che è più un
concetto che soddisfa l’ego che una risposta alle reali esigenze
dell’evoluzione spirituale
E piuttosto che con il Sé Superiore, è molto più semplice collegarsi
con la Mente, e s'intende la mente conscia, la
coscienza. Sulla mente sono scritte valanghe di articoli, iniziando dai grandi maestri orientali e finendo con l’insegnante di yoga in un circolo di quartiere.
Ma prendiamo la radiestesia.
Le informazioni dove le
prende, il radiestesista?
Un altro concetto poco chiaro... ma è fondamentale darne una risposta, se non vogliamo commettere degli errori. Molti autori preferiscono non specificarlo, sempre a causa dell'assenza di un modello del Sé Superiore condivisibile dai vari modelli della realtà.
Un altro concetto poco chiaro... ma è fondamentale darne una risposta, se non vogliamo commettere degli errori. Molti autori preferiscono non specificarlo, sempre a causa dell'assenza di un modello del Sé Superiore condivisibile dai vari modelli della realtà.
Si legge: il radiestesista li
prende dal subconscio, o anche dall'inconscio.
Mi sono ripromessa di rileggere
bene alcuni testi per capire questa faccenda: chi è la fonte suprema che ci parla,
secondo gli autori del manuali che avevo
letto e studiato prima dei russi??
Eccone alcuni esempi.
Krayon: “... Il tuo sé superiore sei tu. Sei vero tu. Il sé superiore è il vero te stesso, la tua coscienza dell’anima totale. Tu che stai vivendo sulla Terra sei solo una proiezione della coscienza del tuo sé superiore. Il sé superiore sei tu completo... Il sé superiore è quello in possesso del contratto spirituale, il piano che hai fatto per te stesso prima di incarnati. Lui o lei ha il manuale di istruzioni e il tuo progetto di vita tra le sue mani.
.... Il Sé Superiore risiede nel tuo DNA. E tuo DNA si trova in tutte cellule del tuo corpo".
Eva Pierrakos: “...Ogni essere
vivente ha un sé superiore o scintilla divina. Questo è il più raffinato e
radiante dei corpi sottili, con la frequenza vibratoria più alta".
Louise Hay: “.. ho iniziato nel
1998 ad avere delle conversazioni con quello che definisco “Sé Superiore” ma
potrebbe anche chiamarsi “Guide Spirituali”, “Maestri Spirituali”. Non è
importante il loro nome in sé ma quello che ti può portare come aiuto e
appoggio”.
Quindi, il Sé Superiore, a seconda
del punto di vista, è:
- il DNA, la coscienza dell'anima totale
- il corpo sottile, molto raffinato
- guide spirituali.
- ………
- il DNA, la coscienza dell'anima totale
- il corpo sottile, molto raffinato
- guide spirituali.
- ………
E' possibile lavorare
radiestesicamente in base a dei concetti così diversi, pur rendendo il dovuto a
questi maestri? Non credo.
Come
si fa a collegarsi a qualcosa che si percepisce come una cosa astratta e poco
definita? Impossibile.
Per
questo io ritengo fondamentale il fatto
che nella radionica russa esiste un “MODELLO” del SE’ SUPERIORE”, e per di più, è un modello
adatto a essere compreso ed esaminato radiestesicamente, da qualsiasi
operatore.
Ognuno di noi,
prima o dopo, tramite una sofferenza, o una malattia, a volte karmica, tramite
una risoluzione dei problemi, subisce dei cambiamenti che comportano una pulizia spontanea del Sé Superore. Per
trovare se stesso, o la strada che deve fare in questa vita...
La
vita ci insegna...
Come in questa storia vera, raccontata dallo scrittore russo Piotr Mamonov:
Come in questa storia vera, raccontata dallo scrittore russo Piotr Mamonov:
"Ogni persona che incontri
sul tuo cammino è un Angelo.
E' un tuo aiutante, e l'hai incontrato non a caso. O ti mette alla prova, o ti ama. Tertium non datur.
Una volta fui a bere con un amico, e ci lasciammoi tardi. Il mattino seguente lo chiamai io per sapere com'era arrivato a casa, e mi dissero che è rimasto sotto un treno, perso entrambe le gambe.
Una tragedia terribile vero?
Sono andato a trovarlo all'ospedale, che orrore…
Lui era uno orgoglioso, tetro. Dopo l'incidente ha cambiato carattere ed è diventato modesto e anche allegro.
Si mise le protesi, si sposò, ebbe 4 figli. Ora scrive i libri per l'infanzia, è pieno di felicità fino alle orecchie. Ecco come Dio guarisce le anime con le malattie fisiche!
Se non gli fosse successo ciò che era successo, sarebbe rimasto così com'era, diventando sempre più duro, come una crosta di pane secco. Questa è una delle via difficilissime, ma veloci, per una purificazione dello spirito.
Bisogna ogni minuto imparare, ogni minuto riflettere su ciò che diciamo. E creare, creare, creare.
A volte la vita picchia, e i suoi colpi sono delle medicine. Il castigo è una lezione. Dio ci insegna come un padre… un bambino si dimena, ma il padre non gli molla la mano, altrimenti scappa e rimarrà sotto un tram. Così anche Dio. Le tentazioni sono degli esami.
A che cosa servono gli esami? per passarli. Diventiamo più puliti. L'oro lo fondono nei forni, perché diventi puro. Anche per le nostre anime è così. Dobbiamo sopportare le perdite e dolori senza fare domande: perché, perché a me? E' la nostra via.
Il vero senso della vita è amare.”
E' un tuo aiutante, e l'hai incontrato non a caso. O ti mette alla prova, o ti ama. Tertium non datur.
Una volta fui a bere con un amico, e ci lasciammoi tardi. Il mattino seguente lo chiamai io per sapere com'era arrivato a casa, e mi dissero che è rimasto sotto un treno, perso entrambe le gambe.
Una tragedia terribile vero?
Sono andato a trovarlo all'ospedale, che orrore…
Lui era uno orgoglioso, tetro. Dopo l'incidente ha cambiato carattere ed è diventato modesto e anche allegro.
Si mise le protesi, si sposò, ebbe 4 figli. Ora scrive i libri per l'infanzia, è pieno di felicità fino alle orecchie. Ecco come Dio guarisce le anime con le malattie fisiche!
Se non gli fosse successo ciò che era successo, sarebbe rimasto così com'era, diventando sempre più duro, come una crosta di pane secco. Questa è una delle via difficilissime, ma veloci, per una purificazione dello spirito.
Bisogna ogni minuto imparare, ogni minuto riflettere su ciò che diciamo. E creare, creare, creare.
A volte la vita picchia, e i suoi colpi sono delle medicine. Il castigo è una lezione. Dio ci insegna come un padre… un bambino si dimena, ma il padre non gli molla la mano, altrimenti scappa e rimarrà sotto un tram. Così anche Dio. Le tentazioni sono degli esami.
A che cosa servono gli esami? per passarli. Diventiamo più puliti. L'oro lo fondono nei forni, perché diventi puro. Anche per le nostre anime è così. Dobbiamo sopportare le perdite e dolori senza fare domande: perché, perché a me? E' la nostra via.
Il vero senso della vita è amare.”
Questa è una pulizia del Sé Superiore spontanea, praticata dalla Vita.
Invece, un operatore della radionica russa può pulirlo in maniera consapevole. Perché ha in mano un modello del Sé Superiore analizzabile con i mezzi della radioestesia.
La visione del mondo abbozzata dalla Puchkò e portata avanti da Pavel, è basata sulla spiritualità intesa come
un contatto quotidiano, solido e stabile, con il proprio Sé Superiore.
Il Sé Superiore, nella radionica spirituale russa, a differenza dai punti di vista della letteratura olistica ed esoterica, è una connessione VIVA,
VIBRANTE, RADIOSA, tra lo Spirito, l'Anima e il Subconscio, di cui solo
il Subconscio è mortale, nasce e muore in ogni nuova incarnazione, mentre altri
due componenti fanno parte del sistema della Mente Suprema. E' bene esserne
consapevoli…
Secondo il pensiero della Puchkò, l’uomo multidimensionale, fatto “a immagine”, deve riflettere il
principio divino, e questo è riflesso nello spazio del suo Sé Superiore.
E’
una sorta di «triangolo»: Spirito, Anima e Subconscio.
C'è una piccola differenza: per la Puchkò era la Coscienza che si collegava con lo Spirito e
l'Anima, ma secondo alcuni, certi passaggi del libro principale della Puchkò, «La
conoscenza radiestesica dell'uomo»,
fanno pensare che l'autrice andasse verso la riconoscenza del Subconscio
in qualità della struttura principale
del Sé Superiore (lei parlava della
«genialità» del subconscio).
Io nei miei studi ho adottato la versione di
Pavel.
Per Pavel, lo Spirito e l'Anima ci vengono dati, da
1.L'anima:
secondo Pavel, durante
l'intervallo tra le vite si conserva in Akasha, e mantiene le particolarità psico-emozionali
accumulate dall'individuo nel corso delle incarnazioni.
L'anima:
- conserva il karma individuale,
- mantiene le principali caratteristiche della nostra psiche,
- crea il carattere della persona,
- controlla le emozioni (è il suo compito più importante).
Il lavoro ordinario dell'Anima è la generazione ed il controllo delle emozioni
(con la partecipazione dello Spirito e della Coscienza).
L'anima può migliorare o peggiorare le
proprie particolarità psico-emozionali solo
durante la permanenza in un Sé Superiore, e cioè, durante i periodi trascorsi
sulla Terra.
L'anima possiede un certo codice immutabile. Le nostre incarnazioni creano dei sinonimi di
questo codice/»nome cosmico».
Lo spirito accede al codice cosmico quando si
unisce con l'anima, sempre secondo Pavel, al 28° giorno prima della nascita, e
lo assume come superiore, pur possedendo il proprio.
Come potremmo migliorare il nostro karma, lasciando da
parte le solite pulizie esoteriche?
Potremmo
lavorare sulle nostre emozioni, quelle negative soprattuto. Possiamo definire il loro livello,
così come l'avevamo ereditato dalle
precedenti incarnazioni.
Possiamo eliminare
i programmi psico-emozionali negativi che si formano in base alle emozioni
negative (il completo protocollo di lavoro su questi non esiste ancora).
Possiamo lavorare sugli engrammi che
rafforzano le nostre emozioni negative.
2.Lo
Spirito
durante l'intervallo tra le vite
si conserva in Akasha, si rinnova e viene ripulito da tutti i programmi negativi.
Lo spirito introduce il «soffio vitale»,
avvia il funzionamento di tutti gli organi,
mantiene il programma dello sviluppo dell'organismo. Mantiene il
contatto con la Mente Suprema, con l'Angelo Custode, con il mondo esterno.
3.Il
Subconscio di ogni persona ricorda e rigistra
tutto ciò che gli era accaduto sin dal
periodo prenatale.
Il subconscio è anche un fedele aiutante
dell'Anima e dello Spirito nell'ambito del corpo fisico. Il subconscio è un
anello intellettuale di congiunzione tra:
- Anima e Spirito;
- Tra il Sé Superiore e tutti i corpi non fisici ;
- Tra il Sé Superiore e la Coscienza
Dunque, il subconscio raggruppa tutti i livelli
dell'uomo, racchiude tutta l'informazione funzionale dell'organismo che viene da ciascun biocomputer periferico, cioè da ciascun
organo - non dimentichiamo che stiamo parlando dei modelli basati sull’esistenza del biocompter umano; raccoglie anche tutta l'informazione proveniente dalle entrate di
energia (occhi, orecchie, bocca, pelle ecc).
Il lavoro radiestesico è possibilie solo grazie a
questa caratteristica del subconscio.
Il
Subconscio è MORTALE, a differenza dall'anima e dallo spirito, perché si
riferisce soltanto al corpo fisico.
Quanti di noi comunicano con il proprio Sé
Superiore? Non molti.
Secondo le stime di Pavel, si tratta dello 0,00008% della
popolzione del globo terrestre. Non stupitevi di questa cifra, credo che sia davvero così.
Perché ci è così difficile stabilire un contatto
vadido con il nostro Sé Superiore?
Per Pavel tutte le difficoltà della comunicazione della nostra
coscienza con il Sé Superiore e con il
Sistema sono spiegabili:
- dal basso livello dello sviluppo della coscienza,
- dalla erroneità di molti modelli dell'Universo,
- dal basso livello dello sviluppo
spirituale di molte persone (Pavel li chiama «spiritualmente dormienti»),
- dall'eccessiva attività delle emozioni
negative...
Abbiamo un vastissimo campo di lavoro davanti. Basta avere la voglia di lavorare (su se stessi).
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